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Strategia BANDE DI BOLLINGER e STOCASTICO spiegata bene: guida ed esempi

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Ecco una guida alla strategia Stocastico e bande di Bollinger per fare trading online. Parametri, indicazioni ed esempi

Due tra i maggiori e più popolari indicatori di trading, ovvero Bande di Bollinger e Stocastico, spesso vengono utilizzati assieme in una strategia per ottenere delle indicazioni sul possibile movimento futuro dei prezzi.
Molte guide che si trovano in rete però suggeriscono degli approcci troppo semplicistici (e quindi fallimentari) circa la strategia Stocastico + banda di Bollinger, perché trascurano l’importanza dei pattern di candele, che invece come sappiamo ci danno informazioni fondamentali e preziose.
In questa breve guida cerchiamo di capire come approcciare nel modo corretto a questa strategia.

I presupposti della strategia Bande di Bollinger Stocastico

Anzitutto ripassiamo rapidamente dei concetti.
Come sappiamo le Bande di Bollinger si allargano e si restringono a seconda della maggiore o minore volatilità del momento, e infatti il loro scopo è proprio di individuare le fasi di espansione e di contrazione della volatilità in modo da anticipare eventuali movimenti futuri.
In linea di massima quando il prezzo si allontana troppo dalla banda centrale e va su quelle esterne, il mercato si sta sbilanciando e quindi potrebbe vivere una fase successiva di consolidamento se non addirittura di inversione. Questo vale a maggior ragione se le bande sono ampie e quindi il mercato è molto volatile.
L’oscillatore stocastico invece serve ad anticipare una possibile inversione di tendenza del prezzo, attraverso l’identificazione delle situazioni di ipercomprato o di ipervenduto.

Se prima di procedere oltre vuoi approfondire questi due indicatori, qui trovi le loro guide:
1) Guida alle Bande di Bollinger
2) Guida all’oscillatore stocastico

I settaggi della strategia Bande di Bollinger e Stocastico

Prima di vedere i parametri degli indicatori, evidenziamo che il timeframe su cui usare questa strategia non deve essere troppo breve perché potrebbero crearsi molti falsi segnali. Diciamo che l’orizzonte minimo dovrebbe essere 1 ora, quello consigliato è dalle 4 ore in su.

Circa i parametri per settare i nostri indicatori, possiamo dare un paio di suggerimenti ma soprattutto lo stocastico va dimensionato in modo corretto a seconda del timeframe che usiamo.
A poco a poco che alziamo il timeframe si dovrebbe velocizzare lo stocastico (abbassando i parametri), mentre se abbassiamo il timeframe occorre rallentare lo stocastico alzando i suoi parametri, altrimenti avremo segnali continui e spesso fasulli (ad essere precisi occorrerebbe anche dimensionare bene lo stocastico in relazione anche al tipo di asset che negoziamo).

Per un orizzonte temporale di 4 ore, i settaggi che possiamo suggerire sono:
Bande di Bollinger (valori di default, ovvero 20 periodi e 2 Deviazioni Standard)
Stocastico (ipervenduto 20, ipercomprato 80 – parametri 13,5,5)

Come usare la strategia Bande di Bollinger e Stocastico

Adesso possiamo procedere e vedere le indicazioni operative di questo metodo di trading.
Riceviamo un SEGNALE DI ACQUISTO quando:
1) Il prezzo “sfonda” la banda di Bollinger inferiore
2) Lo Stocastico è in condizione di ipervenduto o la sta lasciando spostandosi verso l’alto.
3) Siamo in presenza di un pattern candelstick di inversione bullish (doji, bullish harami, morning star, bullish engulfing, hammer, etc – vedi l’elenco dei pattern)
Se siamo in presenza di queste condizioni, si può piazzare un buy stop order 2-5pips sopra il massimo di quel pattern di inversione rialzista. Quello sarà il nostro punto di ingresso.

Possiamo vedere un esempio pratico nell’immagine qui sotto, che abbiamo tratto dalla MetaTrader usata con il broker .

strategia-bollinger-stocastico-2.jpg

STOP LOSS. Si può piazzare lo stop seguendo le regole dello specifico candlestick pattern che si presenta oppure utilizzando l’indicatore Average True Range per impostare lo stop.
TAKE PROFIT. Non c’è una regola, ma solo delle indicazioni che si possono seguire. È possibile utilizzare la banda di Bollinger centrale come target. Ma può anche essere utilizzata come ‘Take Profit Target Level 1’, ovvero come livello raggiunto al quale si può chiudere la metà del trade lasciando invece l’altra metà libera di correre verso il ‘Take Profit Target Level 2’, da fissare sulla Bollinger Band Line superiore.

Viceversa, riceviamo un SEGNALE DI VENDITA quando:
1) Il prezzo “sfonda” la banda di Bollinger superiore
2) Lo Stocastico è in condizione di ipercomprato o la sta lasciando spostandosi verso il basso.
3) Siamo in presenza di un pattern candelstick di inversione bearish (come ad esempio doji, bearish harami, evening star, bearish engulfing, hammer, etc – vedi l’elenco dei pattern)
Se siamo in presenza di queste condizioni, si può piazzare un sell stop order 2-5pips sotto il minimo di quel pattern di inversione rialzista. Quello sarà il nostro punto di ingresso.

Anche in questa seconda ipotesi vediamo un esempio concreto grazie al broker .

strategia-bollinger-stocastico-1.jpg

STOP LOSS. Si può piazzare lo stop seguendo le regole dello specifico candlestick pattern che si presenta oppure utilizzando l’indicatore Average True Range per impostare lo stop.
TAKE PROFIT. Analogamente al caso precedente, si può utilizzare la banda di Bollinger centrale come target. Ma può anche essere utilizzata come ‘Take Profit Target Level 1’, ovvero come livello raggiunto al quale si può chiudere la metà del trade lasciando invece l’altra metà libera di correre verso il ‘Take Profit Target Level 2’, da fissare sulla Bollinger Band Line inferiore.

Precisazioni…

Alcuni suggeriscono di spostare lo stop loss in pareggio quando il prezzo tocca la linea centrale della banda di Bollinger. Tuttavia bisogna sottolineare che questo approccio potrebbe non essere efficace in determinati momenti di mercato, perché il prezzo potrebbe sbalzare per poco – giusto l’indispensabile per far scattare lo stop – e poi riprendere la corsa verso il nostro target.

Seconda cosa. Come qualsiasi altra strategia di trading, la chiave è la gestione del denaro. Assicurati sempre che le dimensioni della tua posizione corrispondano a una percentuale del tuo capitale in grado di resistere a una serie (eventuale) di operazioni perdenti. Come spesso si dice: la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Quindi occhio…
e buon trading!

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