Dopo aver chiuso bene la settimana scorsa (durante la quale ha guadagnato il 2%), il Rand è tornato a indebolirsi contro il dollaro. La spinta dei prezzi delle materie prime e i deludenti dati sull’inflazione USA, avevano consentito venerdì scorso alla valuta sudafricana di fissare i massimi di tre settimane contro il biglietto verde.
Tutto questo dopo un aprile decisamente difficile, durante il quale il rand (insieme alle valute di altre nazioni in via di sviluppo) è stato messo sotto pressione dalla crescita del dollaro.
Questa settimana però lo scenario sembra cambiato. L’aumento dei rendimenti dei titoli statunitensi e il sentimento di rischio globale hanno attratto denaro verso il dollaro, e il cambio è cresciuto di quasi due punti percentuali arrivando a 12.555.
Di fatto la valuta sudafricana ha bruciato gran parte del terreno che aveva recuperato settimana scorsa.
Stessa dinamica anche per la coppia , salita a 14.882 circa.
Va evidenziato però che secondo Goldman Sachs, il Rand del SudAfrica potrebbe però rafforzarsi fino a 11,50 (contro il dollaro) nei prossimi sei mesi.
Ricordiamo che nel corso del 2017 il Rand è stata una delle valute più performanti.
Nel frattempo i dati sulla disoccupazione sudafricana sono stati interlocutori. Per capire se la ripresa economica del Sudafrica sta continuando a prendere slancio (dall’elezione del presidente Cyril Ramaphosa a febbraio), i trader guarderanno ai dati sulle vendite al dettaglio in uscita mercoledì.