Home
draghi

Draghi frena gli entusiasmi. EUR-USD prima sale a 1.178, poi scende

Scritto da -

Il numero uno della BCE ha confermato che la politica monetaria rimarrà accomodante fino almeno alla prossima estate

L’euro ha cominciato la settimana abbozzando una marcia al rialzo contro il dollaro, ma poi nel corso della giornata ci ha pensato l’audizione del numero uno della Banca centrale Europea – Mario Draghi – a spegnere un po’ gli entusiasmi. Il presidente Bce ha confermato che il primo rialzo dei tassi non ci sarà prima dell’estate 2019, confermando quanto emerso dall’ultimo meeting di un mesetto fa.

Altalena Euro

Nel corso della giornata la valuta unica aveva preso quota, anche perché erano usciti dati positivi sulla fiducia dei consumatori della zona euro (rialzo oltre le attese dopo 5 mesi consecutivi di flessione). Nel primo pomeriggio la valuta unica saliva di 0,3% sul biglietto verde a quota 1,1783 dollari (EURUSD). Inoltre l’euro marciava in rialzo anche sullo yen a 130,15 (EurJpy).

Le parole di Draghi

Poi c’è stato l’intervento di Draghi, che ha confermato l’impostazione espansiva che intende mantenere la Bce, con tassi che non si muoveranno almeno fino all’estate 2019. “La fine prevista del piano di quantitative easing a fine 2018 non significa che la politica monetaria della Bce cessi di essere espansiva”, ha detto il presidente della Bce al Parlamento Europeo. “La politica monetaria dovrà continuare ad accompagnare l’espansione economica per qualche tempo”.

Draghi ha sottolineato la crescita continua e costante dell’ultimo quinquennio, ma anche le incertezze legate a fattori globali, compresa la minaccia del protezionismo. L’inflazione è attesa in accelerazione, tanto che per i prossimi 3 anni le previsioni sono all’1,7%, quindi vicino al target del 2%.
Dopo le parole di Draghi la coppia EURUSD è tornata verso 1.1745, praticamente invariato rispetto all’apertura.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA