I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati meno del previsto ad agosto, scendendo al minimo in 7 mesi e togliendo un po’ di pressione alla FED.
In base ai dati resi noti a Washington dal Dipartimento del Lavoro, l’inflazione annuale è scesa al 5,3% ad agosto dopo aver raggiunto un massimo di 13 anni del 5,4% a giugno e luglio.
Questo dato è in linea con le aspettative del mercato, ed è probabilmente un segno che la crescita dei prezzi ha raggiunto il suo picco.
Il tasso mensile è invece sceso allo 0,3% dallo 0,5% di luglio, meglio delle previsioni dello 0,4%.
Sebbene l’inflazione sia ancora ben al di sopra dell’obiettivo di inflazione della Fed, che punta al 2%, questi dati alleggeriscono la pressione sulla banca centrale americana. Potrà infatti attivare il tapering (la riduzione degli acquisti di obbligazioni) senza fretta.
Ricordiamo che la Fed ha sempre “incolpato” fattori temporanei per l’alto tasso di inflazione.
Sul mercato valutario, il dato odierno ha spento il dollaro USD.
Il Dollar Index è sceso sotto quota 92,5, allontanandosi ulteriormente dai massimi di 3 settimane toccati all’inizio del mese.
Nel frattempo il rendimento dei titoli del Tesoro di riferimento a 10 anni è sceso all’1,32%, allontanandosi ulteriormente dal picco dell’1,38% registrato in due mesi la scorsa settimana.