L’inizio di questa settimana è uno shock per le criptovalute. Dopo il forte ribasso di lunedì, anche martedì vede dominare i segni rossi. Le preoccupazioni per il crollo della società immobiliare cinese Evergrande hanno diffuso un’ondata di avversione al rischio che ha penalizzato praticamente tutti i settori, crypto incluse.
Nel giro di 24 ore, Bitcoin è passato dall’annusare la soglia dei 50mila fino al livello di 43.000.
Ma anche la maggior parte delle principali altcoin è diminuita pesantemente. Ethereum è sceso sotto il supporto di 3.000 dollari. XRP ha testato 0,880. Cardano si è affacciata finanche sotto il livello 2,00 USD.
Tuttavia, gli investitori professionali non sembrano essere troppo turbati da questo calo di Bitcoin. Del resto sono abituati a improvvise cadute e forti risalite.
Inoltre secondo i trader, i futures su Bitcoin a lungo termine continuerebbero a essere scambiati con un premio rispetto ai prezzi attuali sul mercato spot, una situazione nota come contango. Il premio annualizzato del 7% dovrebbe essere valutato come leggermente rialzista.
Analogamente, la recente croce d’oro (ossia la EMA50 che taglia la EMA200) è un altro segnale positivo, sebbene i precedenti storici inducano a ritenere che ci vuole un po’ di tempo prima che questo quadro tecnico sprigioni i suoi effetti.