Come era previsto, il meeting della Fed si conclude con la decisione di dare avvio al tapering a partire da novembre.
La banca centrale comincerà a ridurre il ritmo mensile dei suoi acquisti di attività nette per totali 15 miliardi di dollari. Di questi, 10 miliardi sono sui titoli del Tesoro e 5 miliardi sui titoli garantiti da ipoteca delle agenzie. La Fed acquisterà almeno 70 miliardi di Treasury e 35 miliardi di mortgage-backed security.
I policy maker Usa hanno inoltre aggiunto che riduzioni simili saranno probabilmente appropriate ogni mese, ma sono pronti ad adeguare il ritmo degli acquisti se giustificato dai cambiamenti nelle prospettive economiche.
Il presidente della Fed Powell ha aggiunto che la banca centrale può essere paziente sui rialzi dei tassi, ma non esiterà ad agire se l’inflazione continuerà a rimanere elevata.
A tal proposito sul fronte dei prezzi, la Fed ha osservato che l’inflazione è elevata a causa degli squilibri di domanda e offerta legati alla pandemia, e alla riapertura dell’economia. Tuttavia, tali pressioni dovrebbero essere transitorie.
Dopo la decisione della FED, il rendimento del titolo del Tesoro a 10 anni di riferimento è salito a circa l’1,59%.
La reazione del dollaro è invece stata blanda e nagativa. L’indice del biglietto verde è sotto quota 94.
Il cambio con l’euro vede invece avanzare la moneta unica: l’EURUSD infatti si riaffiaccia sulla soglia di 1,16.