L’ultimo rapporto sul lavoro USA produce dati contrastanti, ma non spegne la prospettiva che la Fed accelererà la sua tempistica per gli aumenti dei tassi di interesse.
Sebbene a dicembre siano stati creati solo 199.000 posti di lavoro (Non Farm Payrolls), ovvero meno della metà delle previsioni di mercato (400mila), il tasso di disoccupazione è sceso al 3,9%, il più basso da febbraio 2020, indicando una ripresa sostenuta del mercato del lavoro.
Inoltre le retribuzioni orarie sono aumentate del 4,7% rispetto a un anno fa, ben al di sopra delle stime di mercato del 4,2%.
Nell’ultimo verbale della FED, i policy makers hanno affermato che il mercato del lavoro statunitense ‘molto stretto‘ potrebbe giustificare un aumento più veloce e anticipato, e che la FED potrebbe anche ridurre il bilancio per domare l’elevata inflazione.
Dopo il rapporto sull’occupazione, l’indice del dollaro è sceso sotto 96.
Ha preso quota invece il cambio EUR-USD che è risalito oltre la soglia di 1,130, come vediamo su broker .
Attualmente la “major” sta testando la EMA50, per provare a darsi uno slancio e uscire da quel pattern bandiera (flag) dentro al quale si trova da oltre un mese,
Nel frattempo il rendimento del titolo del Tesoro di riferimento a 10 anni è arrivato a toccare 1,76%, il livello più alto da gennaio 2020.