Con un voto di 8 contro 1, il board della Bank of Japan ha lasciato invariato il tasso di interesse a breve termine a -0,1% e quello per i rendimenti obbligazionari a 10 anni intorno allo 0% durante la riunione di gennaio. Tutto come ampiamente previsto.
La BoJ ha sottolineato che manterrà la sua politica monetaria estremamente accomodante anche se le sue controparti globali cercheranno di uscire dalle politiche in modalità crisi.
In una relazione trimestrale sulle prospettive, la banca centrale nipponica ha modificato la sua view dei rischi di inflazione per la prima volta dal 2014. A causa della crescita vertiginosa costi dell’energia e delle materie prime, la boJ ha alzato le previsioni per l’esercizio 2022 (che inizia ad aprile) all’1,1%, rispetto alle precedenti previsioni dello 0,9% fatte a ottobre.
Il consiglio ha anche rivisto al rialzo la crescita economica per l’esercizio 2022 al 3,8%, rispetto alle precedenti proiezioni del 2,9%, grazie al massiccio stimolo da parte del governo.
Tuttavia ha abbassato la crescita del PIL per l’anno in corso al 2,8% dal 3,4%, tra i persistenti vincoli di offerta.
Sul fronte valutario, lo yen giapponese sta cercando di rimanere al di sotto dei 115 per dollaro (USDJPY), come vediamo sul broker .
Il cross ha trovato nuova linfa per spingersi al rialzo, rimbalzando sulla Ema50, che si conferma sempre più un livelo di supporto solido.
Inoltre, lo yen è stato messo sotto pressione dal dollaro in rialzo e dai rendimenti dei Treasury, perché i trader si preparano a una possibile sorpresa da falco da parte della Federal Reserve.