Com’era nelle previsioni, la Bank of England ha deciso di alzare nuovamente i tassi di interesse. Nel meeting di politica monetaria di febbraio, l’istituto centrale londinese ha ritoccato il costo del denaro di 25 punti base, portandolo allo 0,5%.
La Banca Centrale ha inoltre deciso di iniziare la riduzione del programma di quantitative easing da 875 miliardi di sterline, e non reinvestirà più i proventi.
La decisione di effettuare il secondo ritocco consecutivo all’insù non è stata unanime, dal momento che c’era chi chiedeva una stretta ancor più vigorosa per combattere gli effetti dell’inflazione.
La Banca Centrale prevede che la pressione inflazionistica continuerà a crescere ancora, fino a giungere ad un picco del 7,25% ad aprile. Soltanto dopo comincerà un processo di riduzione graduale, che nel giro di un paio d’anni dovrebbe riportarla vicina al target del 2%.
La mossa della Bank of England era tutto sommato attesa e annunciata. Per questo non ha sorpreso più di tanto i mercati.
Sul fronte valutario la sterlina si aggira sul massimo di due settimane rispetto al Dollaro, verso quota 1,36.