Nuovo meeting per la Banca Nationala a Romaniei (BNR), che ha deciso di aumentare il tasso di interesse al 2,50% annuo, incrementandolo di 50pb, rispetto ai 25 pb previsti.
La banca centrale ha inoltre deciso di aumentare il tasso lombard al 3,50% e quello sui depositi a 1,50%, ed ha avvertito che è pronta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione per raggiungere l’obiettivo fondamentale della stabilità dei prezzi nel medio termine.
La mossa è giustificata dall’aumento del tasso di inflazione, salito al 8,19% nel mese di dicembre. Molto più su della fascia obiettivo dell’istituto centrale (2,5% più o meno 1 punto percentuale), principalmente a causa di ulteriori aumenti dei prezzi dell’energia.
La BNR si aspetta un’accelerazione nel Q2, fino a toccare la doppia cifra. L’istituto ritiene che l’inflazione andrà calando in seguito, fino a ritornare verso la banda target sul finire del 2023.
Altri dati confermano una frenata della crescita economica, pur rimanendo l PIL alto da un punto di vista storico. Hanno inciso la quarta ondata pandemica, la crisi energetica e le strozzature di produzione e fornitura.
Intanto sul fronte valutario, il Leu rumeno (RON) sta provando a recuperare quota sul dollaro, dopo che sul finire di gennaio il cambio USDRON ha toccato i massimi di maggio 2020, come vediamo sul broker .
Il recente recupero del Ron ha portato la coppia a infrangere la trendline rialzista che dura da oltre 7 mesi, ed il taglio della EMA50 ha confermato questo segnale ribassista.
Tuttavia, la formazione di un doppio minimo ha creato un ostacolo sul livello 4,317, impedendo per il momento una ulteriore mossa ribassista.