Senza Wall Street, che è chiusa per il President’s Day, le Borse europee fanno da sole i conti con le tensioni in Ucraina, e viaggiano in ribasso.
Dalle speranze di un incontro Biden-Putin, si passa alla delusione perché il Cremlino ha detto che “non ha ancora piani concreti” per un vertice tra il presidente russo e quello degli Stati Uniti. Il rinnovato timore di un conflitto armato sul confine ucraino, manda di nuovo in fibrillazione i listini.
Giornata nera per la Borsa di Milano, dove il mostra una discesa dell’1,72% e chiude gli scambi a 26.050,03 punti.
Tra gli indici di Eurolandia scende pesantemente il di Francoforte, -2,07%, mentre ammorbidisce la caduta Londra, -0,39%. Malissimo anche Parigi, in ribasso del 2,04%.
A Piazza Affari brilla Nexi, che mette a segno un +1,02%. Il titolo beneficia dell’annuncio dell’accordo transattivo da 746 milioni con il fisco italiano.
Sul listino delle blue chip è Exor la peggiore (-4,5%).
Vendite anche su Cnh Industrial (-3,8%) alla vigilia del Capital markets day e dopo le indicazioni che sono arrivate dalla statunitense Deere.
In rosso anche le principali banche, con Banco Bpm giù dell’2%. Si segnalano anche -1,75% Unicredit e -1,76% Intesa.
Sessione opaca per Saipem, -3,18% e Tenaris, che scende del 3,14%.