Un’altra giornata in rosso per i listini europei, che chiudono in calo sulle nuove notizie in arrivo dall’Ucraina, e in special modo dopo l’interruzione dei flussi di gas russo verso la Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europa.
Intanto si provano a valutare le ripercussioni globali dell’invasione dei russi. Preoccupa in special modo il continuo rally delle materie prime, dopo la sanzioni occidentali alla Russia.
Piazza Affari in chiusura di seduta vede il andare in ribasso del 2,35%, archiviando la seduta a 23.958,83 punti.
Giornata drammatica per Telecom Italia, che ha chiuso a -13,99% avvicinandosi ai minimi storici del novembre 2020. La maggiore tlc italiana ha chiuso il 2021 con una perdita di 8,7 mld e ha deciso l’azzeramento del dividendo sia per le azioni ordinarie che per quelle risparmio.
A Milano finiscono sotto pressione anche i titoli oil (-4,57% ENI, -2,04% Tenaris) in scia al ritracciamento del petrolio.
Malissimo le banche. Banco BPM lascia sul tappeto una perdita del 7,35%, BPER scende del 5,23%. Calo di quasi il 3% Intesa Sanpaolo.
CNH Industrial, che mette a segno un +1,57%, è l’unica tra le Blue Chip di Piazza Affari a riportare una performance apprezzabile.
Tra i listini europei crolla il di Francoforte, -2,16%. Pessima giornata per Londra, -2,57%, brutta per Parigi, -1,84%.
Debole l’andamento di Wall Street. Lo segna -0,53%, il -0,29% mentre il -1,56%.