Chiudono in rosso le Borse Europee, appesantite dallo stallo nei colloqui di pace in Ucraina, dalla corsa dell’inflazione (che in Francia e Italia accelera più del previsto) e dalla tensione con la Russia per i pagamenti sul gas.
Sessione negativa per Piazza Affari, con il che lascia sul parterre l’1,10% a quota 25.021.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Terna (+3,34%).
Acquisti anche su Generali (+3,23%), dopo che Leonardo Del Vecchio in un’intervista a Bloomberg News ha appoggiato il piano presentato nei giorni scorsi da Francesco Gaetano Caltagirone e ritiene che possa accelerare la crescita della compagnia assicurativa attraverso una grande acquisizione.
In rialzo anche Saipem (+2,78%) e Snam (+1,51%).
A Piazza Affari vanno giù i titoli del settore bancario: BPER, con una flessione del 3,17%, vicino al 3% anche il calo di Banco BPM; male anche Unicredit (-2,81%).
La peggiore performance però è di Telecom Italia, che ha chiuso a -7,05%. La tlc paga la notizia che starebbe studiando la possibilità di uno spin-off dell’infrastruttura di rete NetCo per quotarla.
Tra gli indici di Eurolandia, brusco calo del DAX40 di Francoforte, -1,31%. Vendite su Londra (-0,83%) e anche su Parigi (-1,21%).
Chiude negativa anche Wall Street. Lo segna -1,57%, il -1,56% mentre il -1,54%.