La lunga fase di debolezza del Leu romeno è ricominciata, e adesso la valuta si sta riavvicinando al minimo storico toccato contro il dollaro il mese scorso.
Evidentemente non è bastata la recente stretta della BNR per rialzare la valuta nazionale.
Il cambio USDRON viaggia infatti sopra 4,50, dopo aver fatto breakout da un pattern bandiera pochi giorni fa, come vediamo sulla piattaforma .
A inizio marzo il cambio ha toccato il massimo storico di 4,58, quando la guerra in Ucraina era da poco cominciata portandosi dietro conseguenze pesanti sia attuali che future.
Intanto il PIL rumeno è cresciuto del 2,4% nel quarto trimestre del 2021, in forte rallentamento rispetto a un aumento del 6,9% nel periodo precedente.
Settimana scorsa la Banca nazionale di Romania ha alzato il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base portandolo al 3%. Si è trattato del terzo aumento consecutivo, resosi necessario per combattere l’inflazione.
La corsa dei prezzi in Romania è proseguita nei primi due mesi del 2022, durante i quali l’inflazione è salita fino all’8,53% a febbraio (lettura più alta da luglio 2008). La banca ha preannunciato che nei prossimi mesi aumenterà ulteriormente, a causa dell’impatto degli shock dal lato dell’offerta innescati dalla guerra Russia-Ucraina.