L’ euro marcia al rialzo mentre l’inflazione nella UE segna un nuovo record, anche se è meno alta di quanto si temeva.
I dati resi noti da Eurostat evidenziano che il tasso di inflazione annuo nell’area dell’euro è al 7,4% (rispetto al 5,9% di febbraio), meno delle stime iniziali del 7,5%. Tuttavia, rimane il tasso di inflazione più alto mai registrato. L’inflazione è ora più di 3 volte superiore all’obiettivo della BCE del 2%.
La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno spinto i prezzi del carburante e del gas naturale a livelli record, ed è proprio l’energia la componente che ha fornito il contributo più elevato al rialzo, poiché i prezzi sono aumentati del 44,4% (contro il 44,7% nella prima stima).
Escludendo l’energia, l’inflazione è stata del 3,4%. Si registra inoltre un aumento generalizzato dei prezzi al consumo%.
Di fronte alla corsa dei prezzi, i mercati stanno scommettendo che la BCE alzerà i tassi sopra lo zero quest’anno per la prima volta dal 2012 (Al momento il costo del denaro è fermo al minimo storico di -0,5%).
Le previsioni prezzano un aumento di 75 punti base entro dicembre, mentre ad inizio anno le attese erano solo di 25 pb.
Le prospettiva di una BCE più aggressiva sta spingendo l’euro, tanto che l’ era salito fino a 1,0935, il più alto in quasi due settimane, prima di perdere
una buona fetta dei guadagni e tornare sotto la soglia di 1,09.
Ad alimentare l’idea di una Eurotwer più intraprendente sono le dichiarazioni di alcuni banchieri centrali nonché il vicepresidente Luis de Guindos (“un rialzo tassi a luglio è teoricamente possibile“). La tempistica del primo rialzo dei tassi dipenderà dalle proiezioni che saranno pubblicate durante il prossimo incontro della Bce il 9 giugno, ha affermato de Guindos.