Le Borse europee chiudono una giornata negativa, zavorrate ancora dai timori per i nuovi lockdown in Cina e i problemi sulle catene di approvvigionamento a livello mondiale. Si risente anche della Federal Reserve più aggressiva.
Ma pesa soprattutto il forte peggioramento di Wall Street, e in particolare dell’indice Nasdaq prima delle trimestrali delle big tech.
Il listino milanese allunga a quattro la serie di sedute negative di fila. Il FTSE MIB accusa una discesa dello 0,95% a 23.681 punti, dopo aver trascorso gran parte della seduta in rialzo.
Tra le migliori azioni di Piazza Affari spicca Tenaris, che vanta un incremento del 3,53%, sulla scia della ripresa dei prezzi del petrolio. Bene anche ENI (+0,22%).
Tra le banche ha sofferto oggi Unicredit (-3,22% a 8,845 euro), peggior titolo all’interno del Ftse Mib. Giù anche Intesa Sanpaolo (-1,57%) sulla quale Barclays dice buy con target price sceso da 3,3 a 2,7 euro.
Pesante Stellantis, che segna una discesa di -3,19%. In generale soffre tutto il settore automotive (-2,5% Pirelli, -1,9% Cnh).
Tra gli indici di Eurolandia, a Francoforte il perde la soglia dei 14mila scivolando dell’1,20%. Vicina alla parità Londra (+0,08%), fiacca Parigi, che cala dello 0,54%.
Affonda Wall Street, che chiude con passivi pesantissimi. Lo segna -2,81%, il -2,38% mentre il -3,95%.