La Banca del Giappone limiterà ulteriormente i rendimenti obbligazionari quando lo yen scende
Malgrado il rialzo dell’inflazione, la Bank of Japan non ha alcuna intenzione di procedere a una stretta monetaria e conferma il tasso di interesse a breve termine a -0,1% (quello per i rendimenti obbligazionari a 10 anni intorno allo 0%). Anzi, la BoJ ha ribadito che non esiterà ad adottare ulteriori misure di allentamento, se necessario.
La decisione di confermare i tassi è stata presa con un voto di 8-1, come ampiamente previsto.
La banca centrale ha dichiarato che si offrirà di acquistare quantità illimitate di obbligazioni per difendere un limite implicito dello 0,25% intorno al suo obiettivo dello 0%.
Crescita e inflazione in Giappone
Nel report sulle prospettive future, la BoJ ha affermato che si prevede che l’economia giapponese crescerà più lentamente, tra i venti contrari derivanti da una ripresa dei casi di COVID-19 e un aumento dei prezzi delle materie prime a causa della situazione in Ucraina.
I responsabili politici hanno ridotto le previsioni di crescita del PIL per l’esercizio 2022 al 2,9% dal 3,8% di gennaio e hanno ridotto la crescita del PIL per l’esercizio 2021 al 2,1% dal 2,8%. Per l’esercizio 2023, tuttavia, l’outlook è stato rivisto al rialzo all’1,9% dal precedente 1,1%.
Nel frattempo, l’inflazione per l’esercizio 2022 è stata rivista al rialzo all’1,9% dall’1,1%, ma si prevede che per l’esercizio 2023 e 2024 scenda all’1,1%.
Lo Yen sui minimi di 20 anni
Le mosse della BoJ hanno spinto lo yen oltre la soglia di 130 per dollaro (), su un livello che non si vedeva da aprile 2002.
La ferma posizione accomodante della BOJ è in netto contrasto con quella della Federal Reserve, che dovrebbe aumentare in modo aggressivo i tassi di interesse.