La corsa del dollaro s’è presa una pausa negli ultimi giorni, e questo ha favorito il ritorno delle valute latinoameircane, che stanno vivendo una fase positiva.
Ne beneficia soprattutto il peso messicano (MXN) che si è issato sui massimi di due anni rispetto al biglietto verde americano.
Era dallo scoppio della pandemia che il cambio non scendeva sotto 19,5 (più precisamente da marzo 2020).
Cosa sta spingendo il peso messicano MXN
Gli investitori hanno accolto con favore le minute dell’ultimo incontro di Banxico, nel quale la banca centrale ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base portandoli al 7%, il livello più alto dall’inizio della pandemia.
I responsabili politici hanno evidenziato che i rischi di inflazione rimangono al rialzo e hanno segnalato che potrebbero essere attuate misure più rigorose per riportare l’inflazione all’obiettivo della banca.
Sul cambio cambio incidono anche i recenti dati sulle vendite al dettaglio, che sono stati più forti del previsto di marzo, indicando una forte attività economica nonostante il ciclo di stretta di Banxico.
Anche gli ultimi dati sulla crescita dell’economia messicana sono stati al di sopra delle stime preliminari. Nel primo trimestre l’economia messicana è cresciuta dell’1,8% all’anno, dopo un aumento dell’1,1% nel periodo precedente.