Nuova stretta da parte della Banca d’Inghilterra, che ha aumentato il tasso di interesse di 25 punti base all’1,25%. Non è stata una decisione unanime: 3 decisori politici hanno votato per un aumento di 50 punti base.
Si tratta del quinto aumento consecutivo dei tassi, che ha finito per spingere il costo del denaro al livello più alto degli ultimi 13 anni.
La Bank of England ritiene che in questo modo potrà domare l’impennata dell’inflazione (al top da 40 anni), riportandola verso l’obiettivo del 2%. Ma ha anche aggiunto di essere pronta ad ‘agire con forza‘ se sarà necessario.
Secondo le previsioni della BoE, l’inflazione supererà il 9% nei prossimi mesi e salirà leggermente al di sopra dell’11% in ottobre, mentre la crescita del PIL dovrebbe rallentare nettamente nella prima metà del periodo di previsione (l’economia britannica si è contratta dello 0,3% ad aprile e dello 0,1% a marzo).
Dopo il meeting della Banca centrale, la sterlina britannica si è allontanata dal minimo biennale di 1,197 toccato dopo il meeting della FED di mercoledì (stretta di 75pb).
Il cambio GBPUSD è risalito oltre 1,22, ma rimane comunque una certa pressione perché l’aumento dei tassi della BoE non ha eguagliato l’aumento di 75 pb della Federal Reserve e un aumento inaspettato di 50 pb della Banca nazionale svizzera.
