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Dollaro di nuovo in salita. Torna la prospettiva di una FED aggressiva

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I guadagni più robusti sono stati nei confronti dell’euro, che a sua volta non ha trovato sostegno nelle parole della presidente della BCE Christine Lagarde

Il dollaro torna ad avanzare, sulla scia della rinnovata prospettiva di una Federal Reserve più aggressiva sul fronte dei tassi di interesse.

A spingere questa ipotesi sono le osservazioni da “falco” del presidente della Federal Reserve Bank di New York John Williams, che sostiene la necessità di un’azione aggressiva per frenare l’inflazione, giunta al livello più alto dal 1981. Secondo lui occorre portare i tassi tra il 3% e il 3,5% entro la fine di quest’anno.
Tuttavia, ha sottolineato che la più grande economia del mondo rimane resiliente e può sopportare tale inasprimento.

L’indice del dollaro è così rimbalzato verso 104,60, dopo aver toccato i minimi giornalieri su 103,70.

I guadagni più robusti sono stati nei confronti dell’euro, che a sua volta non ha trovato sostegno nelle parole della presidente della BCE Christine Lagarde. Parlando a Sintra (in Portogallo), la presidente della BCE ha confermato che la banca centrale aumenterà i tassi ufficiali a luglio (prima stretta in 11 anni) ma al tempo stesso ha aggiunto che le future decisioni saranno legate all’andamento dei dati, e che le strette saranno graduali.

Il cambio EURUSD è sceso nuovamente verso la soglia di 1,05, dopo essere arrivato a circa $ 1,06 negli ultimi giorni.

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