Dopo i 75 punti basi di aumento tra maggio e giugno, la Reserve Bank of Australia ha aumentato il tasso di interesse di altri 50 punti base, portandolo all’1,35%.
Era da maggio 2019 che il costo del denaro non era così elevato.
Cosa ha deciso la RBA
Il consiglio di politica monetaria ha ribadito che non era più necessario fornire uno stimolo monetario, vista la forza dell’economia australiana e le attuali pressioni inflazionistiche. La banca centrale ha inoltre ritenuto che il mercato del lavoro è solido, poiché l’occupazione è al livello più basso da quasi 50 anni mentre è previsto un ulteriore calo della disoccupazione.
La RBA avverte inoltre che potrebbe intraprendere un ulteriore inasprimento con dimensioni e tempi guidati dai dati macro in arrivo.
La preoccupazione principale della RBA è spingere l’inflazione al ribasso, riportandola verso l’obiettivo del 2%. Tuttavia, farà attenzione alle prospettive globali, che rimangono offuscate dalla guerra in Ucraina e dai suoi effetti sui prezzi dell’energia e delle materie prime.
Gli effetti sul dollaro Australiano
Dopo che la Reserve Bank of Australia ha il tasso, il dollaro australiano è rimasto al di sotto di $ 0,69 (AUDUSD)
Molti analisti si aspettavano una guidance più aggressiva da parte della banca centrale, mentre il governatore Philip Lowe ha indicato solo l’impegno del consiglio a fare ciò che è necessario per ridurre l’inflazione, mantenendo flessibilità sui tempi e le entità dei futuri aumenti dei tassi di interesse.
L’Aussie si è riavvicinato ai livelli più bassi degli ultimi due anni toccati a inizio luglio, poiché le valute delle materie prime sono state sotto pressione dai piani aggressivi della Federal Reserve e dal rischio crescente di una recessione globale.