Il Real brasiliano prova a rimbalzare, arginando la caduta rispetto al dollaro che ormai va avanti da aprile.
Le ultime novità dal paese sudamericano riguardano le previsioni sull’inflazione, che la banca del Brasile ha abbassato per la quarta volta consecutiva, portandole dal 7,54% al 7,3% nel 2022 (a causa della riduzione di diverse tariffe pubbliche tra cui energia e benzina).
Si riducono così le prospettive che il BCB possa prolungare il suo ciclo di inasprimento.
L’ultima lettura del tasso di inflazione annuo è stata 11,89% a giugno, segnando il decimo mese consecutivo di inflazione a due cifre. Per contrastare l’inflazione, la Banca Centrale del Brasile ha portato il tasso Selic al 13,25%, sui massimi da dicembre 2016 (undicesimo aumento consecutivo da marzo 2021).
Inoltre, il governo brasiliano guidato da Bolsonaro ha anticipato la scadenza del programma di assistenza sociale del Paese, così che le famiglie possano ricevere i sussidi prima (una mossa chiaramente volta ad accrescere il suo consenso in vista delle elezioni presidenziali, che vedono l’ex presidente Lula in vantaggio).
Il real brasiliano ha così guadagnato terreno, tanto che il cambio USDBRL è sceso a 5,4, dopo essere arrivato sui massimi di 6 mesi settimana scorsa.
Nell’ultimo periodo le valute emergenti hanno pagato i timori di una recessione globale, che ha spinto gli investitori verso il dollaro come rifugio sicuro.
Nel frattempo l’indice di fiducia dei consumatori destagionalizzato è salito di 0,5 punti rispetto al mese precedente, arrivando al livello più alto da agosto 2021.
Il disavanzo delle partite correnti è sceso invece a 2,8 miliardi di dollari.