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Australia, inflazione meno alta del temuto. AUD-USD in discesa

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Il report sui prezzi ha spinto i mercati a ridimensionare le aspettative per un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base il mese prossimo

La corsa dell’inflazione continua anche in Australia, ma tuttavia il tasso di crescita dei prezzi è minore delle aspettative di mercato e questo raffredda la pressione attorno alla Reserve Bank of Australia.

In base ai dati statistici nazionali, l’inflazione è salita al 6,1% nel secondo trimestre, rispetto al 5,1% del primo. Le previsioni di mercato erano leggermente più elevate, al 6,2%.
Il dato è il più alto mai registrato nel secondo trimestre del 2001.
Il CPI medio ridotto della RBA è aumentato del 4,9% su base annua, il ritmo più veloce dall’inizio della serie nel 2003, superando il punto medio dell’obiettivo del 2-3% della RBA. Trimestre su trimestre, l’indice ha guadagnato l’1,5%.


Il report sui prezzi ha spinto i mercati a ridimensionare le aspettative per un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base il mese prossimo. Le probabilità maggiori sono ora che la Reserve Bank of Australia aumenterà il costo del denaro di 50 punti base ad agosto, dopo aver fatto una mossa simile a luglio.


Per questo motivo l’Aussie si è indebolito. Il cambio è sceso al di sotto di 0,695 mercoledì, ritirandosi dal massimo di un mese.
La coppia si riavvicina al livello di supporto tra 0,688 e 0,686.

Gli investitori aspettano con interesse l’imminente aumento dei tassi della Federal Reserve, mentre i crescenti timori di recessione hanno pesato sul dollaro australiano così come su altri asset rischiosi.

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