Come era ampiamente previsto, la Federal Reserve ha deciso di alzare il tasso di interesse di 75 punti base, portando il range target al 2,25%-2,5%.
Si tratta del quarto aumento consecutivo dei tassi, che porta gli oneri finanziari al livello più alto dal 2019.
La FED cerca in questo modo di riportare l’inflazione nella direzione del target del 2%.
Durante la conferenza stampa, il presidente Powell ha affermato di non poter prevedere l’intervallo di politica monetaria per il prossimo anno e che le prossime decisioni dipenderanno dai dati. Powell ha anche affermato che la banca centrale adotterà un approccio moderatamente restrittivo entro la fine dell’anno, perché il mercato del lavoro sta mostrando segnali di rallentamento. Il che significa che i tassi saliranno a un livello dal 3% al 3,5%.
Dopo il meeting della banca centrale, l’indice del dollaro è sceso sotto quota 106,5.
Intanto il Rendimento obbligazionario statunitense a 10 anni rimane stabile, al di sotto del 2,8%, un livello che non si vedeva da due mesi.
Gli investitori ora si rivolgono alla cifra tanto attesa del PIL statunitense che sarà pubblicata giovedì, che fornirà maggiori informazioni sullo stato della più grande economia del mondo.