Con una decisione presa all’unanimità, la Banca Centrale del Brasile ha deciso di alzare il tasso Selic di 50 pb, portandolo al 13,75%, e ha lasciato la porta aperta per un aggiustamento di entità inferiore a settembre.
Questa mossa non sorprende i mercati; si tratta del 12esimo aumento consecutivo dei tassi di interesse da quando la BCB ha iniziato il ciclo di inasprimento nel marzo del 2021.
La Banca centrale intende così combattere l’impennata dell’inflazione, che è salita all’11,89% a giugno, segnando il decimo mese consecutivo di inflazione a due cifre e il secondo dato più alto dal 2003.
Secondo i policy makers brasiliani, bisogna tenere contro dell’incertezza riguardo agli scenari di inflazione prospettica, ma ritengono che questa mossa sia coerente con l’obiettivo di far convergere l’inflazione attorno al proprio obiettivo entro il 2024.
Per quanto riguarda l’economia brasiliana, i recenti indicatori continuano a suggerire che l’economia è cresciuta per tutto il secondo trimestre, con una ripresa del mercato del lavoro più forte di quanto previsto dal Comitato.
Per il futuro, il Comitato ha affermato che valuterà la necessità di un altro aumento di minore entità nella prossima riunione di settembre.
Dopo la mossa della BCB, il Real brasiliano scambia intorno a 5,3 per dollaro (USDBRL), continuando la fase di correzione dopo aver toccato a fine luglio il massimo di 6 mesi a quota 5,5.
Tuttavia, la propensione al rischio degli investitori rimane fragile, a causa delle continue tensioni geopolitiche.
