L’ultima frontiera del trading online sono le opzioni binarie, delle quali senza dubbio avrai sentito parlare.
Ora affronteremo un tema delicato riguardo questo strumento finanziario: la gestione del rischio nel trading binario.
Prima però facciamo un rapido riassunto sulle opzioni binarie. Sono strumenti derivati che possono generare profitti in tempi anche rapidissimi, e proprio per questo hanno incontrato subito grosso gradimento tra i trader.
In sostanza si sceglie l’asset preferito, la scadenza (esempio 5 minuti) e poi si piazza un ordine col quale si pronostica un rialzo o un ribasso del valore dell’asset alla scadenza dell’opzione.
Se l’operazione sarà andata a buon fine e quindi avrai tratto profitto, si dice che l’operazione si chiude “in the money”, altrimenti sarà “out of money”.
Ecco un esempio tratto dal broker .
Il risk management nel trading binario
Le opzioni binarie possono essere negoziate su qualunque sottostante, siano esse valute, indici, azioni, criptovalute.
Attento però che NON si tratta di una scommessa.
Puntare a casaccio su un rialzo o un ribasso di una coppia di valute è la strada migliore per bruciare tutto il proprio capitale. Occorre invece studiare al meglio ogni singola operazione, e poi unire diverse operazioni per creare un piano di investimento corposo.
Volendo fare un paragone, possiamo dire che tu sei come un allenatore di calcio che deve scegliere ogni singolo giocatore da mandare in campo. Ogni giocatore rappresenta una opzione binaria. Tuttavia presi singolarmente i giocatori valgono poco se non si crea un gioco nel quale ognuno ha un suo ruolo.
La stessa cosa accade in una strategia di trading: diverse operazioni coordinate tra loro, ognuna con le sue caratteristiche e finalizzate tutte insieme a ottenere un profitto.
Questo complesso di operazioni è appunto il RISK MANAGEMENT. Ovvero ogni operazione ha un suo profilo di rischio, che va coordinato con le altre che fanno parte della stessa strategia.
La tolleranza al rischio
Bisogna sempre iniziare sapendo il potenziale di rischio di una certa operazione, e programmare le nuove posizioni in base alla soglia di rischio che riteniamo accettabile. In questo modo sapremo il peggior scenario possibile, che viene anche chiamato “tolleranza di rischio“.
Ogni trader ha una sua tolleranza di rischio, che varia da soggetto a soggetto. Si distinguono così i trader difensivi (poco propensi al rischio) dai trader aggressivi (molto propensi).
L’importante è che ognuno sia consapevole del grado di rischio che vuole assumersi, e che crei un piano per il risk management che sia adeguato.
Gestione del rischio: differenze tra trading tradizionale e binario
Le tecniche che normalmente si utilizzano nel trading tradizionale (ad esempio nel CFD-Forex) per gestire il rischio non possono essere più utilizzate quando si fa trading binario. Vediamo di capire meglio…
I sistemi di gestione del rischio nel trading tradizionale sono principalmente due: hedging e stop loss.
Con l’hedging si “congela” una determinata posizione facendone un’altra in senso simmetricamente opposto.
Lo stop loss invece è un ordine dato alla piattaforma di chiudere una posizione una volta che si raggiunge un certo livello di perdite. In sostanza, si comunica preventivamene alla piattaforma quanto siamo disposti al massimo a rimetterci. Raggiunto quel livello, la piattaforma di trading in automatico chiuderà la posizione per noi.
Quando si fa trading binario, queste tecniche non si possono più utilizzare. In linea di massima non esistono stop loss e l’hedging si potrebbe fare solo limitatamente, dal momento che il profitto o la perdita non sono proporzionali ai risultati. Ma allora come fare risk management?
Vediamolo…
Tecniche di Risk Management sul capitale e sulle analisi
La gestione del rischio per le opzioni binarie si fonda prevalentemente su due fattori: capitale iniziale, oppure analisi tecniche e fondamentali per determinare il momento di entrata nel mercato.
LA TECNICA SUL CAPITALE. Con questo metodo determiniamo il numero di trade che si possono gestire contemporaneamente, e i relativi budget adeguati.
Facciamo un esempio pratico: se hai 1.000 euro di capitale sul conto, dovresti avere posizioni aperte che non eccedono i 50 euro (ovvero il 5% del capitale). Con il crescere dell’esperienza, molti trader decidono di fissare delle soglie più elevate rispetto al 5%, ma almeno all’inizio è meglio evitare esposizioni eccessive rispetto al proprio capitale.
LA TECNICA SULL’ANALISI. In questo secondo caso, la gestione del rischio si basa sulle notizie finanziarie (si parla di analisi fondamentale) oppure sull’accurato studio dei grafici (si parla di analisi tecnica).
Se un trader sa come studiare ed analizzare i grafici e rimane sempre aggiornato sulle ultime notizie più importanti riguardanti circa il mercato, le possibilità di investire in modo profittevole cresceranno e di conseguenza si ridurrà il rischio.
Conclusioni
Qualunque sia la strategia di risk management che un trader sceglie, la cosa importante è averne una e poi rispettarla fedelmente. Controllare il rischio è infatti il primo passo per ottenere un guadagno con le opzioni binarie, dal momento che controllare i propri livelli di esposizione significa saper gestire bene il proprio capitale e salvaguardarlo.