I segnali sempre più incoraggianti sul fronte della guerra commerciale, unitamente alla decisione della banca centrale cinese di tagliare i tassi sui prestiti di soli 5 punti base, hanno spinto lo Yuan su livelli che non si vedevano da 3 mesi contro il dollaro ().
Possibile schiarita sul fronte USA-Cina
La nuova schiarita sui dazi è arrivata dopo le indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, secondo cui il governo americano potrebbe rimuovere i dazi al 15% imposti lo scorso primo settembre su circa 112 miliardi di beni cinesi importati, come parte di un accordo commerciale di “fase uno”.
Lo Yuan mette il turbo
La notizia ha spinto lo Yuan (), che è sceso per la prima volta sotto la soglia di 7,00 dallo scorso 5 agosto, anche se in seguito c’è stato un rimbalzo. In quel giorno, per la prima volta in più di 11 anni, la People Bank of China ha consentito il superamento della soglia di 7 yuan per dollaro, considerata supporto chiave per diversi anni.
Oggi intanto è stata anche giornata di dati macro per la Cina, dove si espande a passo lento il settore dei servizi. A ottobre l’indice PMI Caixin è sceso a 51,1 punti, in linea con le previsioni e in flessione rispetto ai 51,3 punti di settembre.
