Anche in Canada avanzano le strette monetarie, ma ad un passo più lento del previsto. Al termine del meeting di politica monetaria, la Bank of Canada ha infatti deciso di alzare il tasso di interesse di 50 pb portandolo al 3,75%. Il costo del denaro arriva così ai massimi dal 2008.
Si tratta di un ammontare inferiore alle aspettative, che indicavano un aumento più aggressivo di 75 pb. Tuttavia, ha segnato il sesto aumento consecutivo dei tassi, sommandosi ai 350 punti base dell’attuale percorso di inasprimento.
I policy makers hanno segnalato che i tassi di interesse dovranno aumentare ulteriormente per frenare l’inflazione, poiché la misura dell’inflazione core (quella preferita dalla banca) non ha mostrato prove significative di allentamento.
Le proiezioni aggiornate dell’IPC indicano che l’inflazione sarà al 3% entro il 2023, prima di tornare al livello target del 2% entro il 2024.
Per quanto riguarda la crescita, la BoC prevede che l’economia canadese si espanda di un 3,75% più lento quest’anno e meno dell’1% nel 2023 La banca centrale ha anche affermato che continuerà la sua politica di inasprimento quantitativo.
Dopo il meeting della BoC, il dollaro canadese non ha perso slancio. Il cambio è sceso a 1,354, ritirandosi da un picco di tre settimane oltre $ 1,36. A consentire questo apprezzamento è il fatto che stanno crescendo le prospettive di una Federal Reserve meno aggressiva, per i timori di conseguenze eccessive sull’economia a stelle e strisce.
Intanto il rendimento del titolo di Stato canadese a 10 anni è sceso al livello del 3,3%, prolungando il calo dal massimo di 12 anni del 3,8% toccato il 21 ottobre.