E’ stata un’altra settimana positiva per le criptovalute, nonostante la nuova stretta monetaria della FED e nonostante l’atteggiamento da “falco” mostrato da Powell in conferenza stampa.
In effetti a cavallo di quei giorni il mercato crypto era precipitato violentemente, ma ci ha messo pochissimo a rimbalzare e recuperare i livelli precedenti.
I trader sperano che le banche centrali siano meno aggressive in futuro, e questa speranza è sostenuta anche dai dati sul mercato del lavoro USA usciti venerdì: non così cattivi da far temere la recessione, ma non così buoni da far pensare che la FED possa essere ancora troppo aggressiva in futuro (oltre quello fatto finora, che è già stato abbondantemente prezzato).
Dopo essersi a lungo consolidato nell’area compresa tra 20.000$ e 20.400$, il è finalmente balzato oltre la soglia dei 21 mila dollari, che dovrebbe confermare l’impostazione rialzista del nuovo ciclo bimestrale e la possibilità di regalare il rally di fine anno.
Guardando indietro alle ultime quattro settimane, ha guadagnato circa il 6%, ma resta il terribile bilancio di -60% nell’ultimo anno solare.
Settimana timidamente positiva anche per , grazie soprattutto ai rialzi avvenuti tra domenica e lunedì scorso e quelli di venerdì.
ETH è rimbalzato sul supporto di 1.500$ e ha violato anche la resistenza a 1.560$, che si estende oltre la media mobile a 50 giorni.
La regina degli ultimi 7 giorni è stata ancora (bilancio +27%), legatissima alle vicende che coinvolgono Elon Musk che ha appena comprato Twitter.
Il magnate ha cominciato i licenziamenti di massa nel social, mentre alcuni rumors parlano di una possibile interruzione dello sviluppo di un portafoglio criptovalute guidato da Twitter.