Dopo essere arrivato ai livelli massimi degli ultimi 32 mesi, il peso messicano sta tirando il fiato contro il dollaro statunitense ().
L’avvio di settimana infatti ha ridato un po’ di slancio alla valuta a stelle e strisce, che negli ultimi giorni aveva perso quota dopo i dati sull’inflazione più deboli del temuto.
Settimana scorsa, il Messico ha vissuto un appuntamento importante, visto che la Banxico ha aumentato il tasso di interesse, portandolo al livello record del 10%.
Il board della banca centrale ha infatti aumentato il tasso di riferimento di 75 punti base, e ha segnalato che le decisioni future dipenderanno dagli ultimi dati economici.
Si è trattato del 12° aumento consecutivo dei tassi dall’inizio del ciclo di inasprimento, in un ampio sforzo per frenare l’impennata dell’inflazione.
Gli ultimi dati hanno indicato un tasso di inflazione annuo dell’8,4%, in rallentamento rispetto al picco dell’8,7% registrato ad agosto in quasi 22 anni.
Il Consiglio ha rivisto le aspettative di inflazione all’8,3% entro la fine dell’anno, rispetto alle precedenti proiezioni dell’8,6%. I policy makers prevedono che l’inflazione convergerà verso l’obiettivo del 3% entro il terzo trimestre del 2024, e non entro il primo come indicato dalle previsioni precedenti.
Come detto, la mossa della Banxico aveva spinto al rialzo il peso messicano, tanto che il cambio era scivolato verso 19,30, un livello che non si vedeva da marzo 2020.
