Le acuite tensioni geopolitiche innescate dalla caduta di missili in Polonia hanno indotto a maggiore prudenza gli investitori. I listini europei chiudono così la giornata deboli.
Il listino milanese archivia la seduta poco sotto la parità, con il che chiude in perdita dello 0,68% a 24.531 punti, troncando così la scia rialzista sostenuta da otto guadagni consecutivi.
Il miglior titolo del listino è Leonardo, che avanza di un discreto +2,17%.
Rialzi anche per Hera, +1,54% e Banco BPM, +1,39%.
Le più forti vendite colpiscono Amplifon, che ha terminato le contrattazioni a -3,74%.
Deboli gli energetici, che vedono sempre più vicino lo spettro della tassa sugli extra-profitti: Saipem segna -2,84% in scia anche alla debolezza del greggio.
Si concentrano le vendite su Telecom Italia, -2,75%, su cui aleggia sempre il potenziale progetto di Opa di Cdp e pesa il taglio del rating dell’agenzia Fitch.
Vendite su STMicroelectronics, che registra un ribasso del 2,62%.
Tra gli indici di Eurolandia, il di Francoforte segna un calo dello 0,94%. Londra evidenzia -0,25%, Parigi, -0,52%.
I principali indici statunitensi chiudono in ribasso. Lo segna -0,83%, il -0,12% mentre il -1,54%.