Gli investitori globali stanno guardando con sempre maggiore interesse ai mercati emergenti, che si ritiene abbiano aggiunto ai loro portafogli una ricchezza di circa 11 trilioni di dollari negli ultimi 10 anni.
Chiaramente anche gli ETFs tematizzati sono sotto i riflettori, tenuto conto che un’indagine di Bloomberg su 57 investitori globali, strateghi e trader, nel 2020 le attività dei paesi in via di sviluppo dovrebbero superare quelle dei paesi sviluppati.
ETF sui mercati emergenti
Tra gli ETF dei mercati emergenti, si segnala l’ che replica l’indice MSCI Emerging Markets che segue la performance del mercato azionario in questi paesi.
Esso fornisce esposizione alle grandi e medie imprese dei mercati emergenti, che rappresentano circa il 10% dell’economia globale. Il fondo detiene un paniere di 1.224 partecipazioni. Ha un rapporto di spesa di 67 punti base e un AUM di $ 27,22 miliardi. Ha guadagnato oltre il 10% da inizio anno.
Come possiamo vedere sulla webtrader eToro, nel mese di dicembre c’è stato un nuovo impulso rialzista (come era già accaduto a cavallo tra agosto-settrmbere e ottobre-novembre), dopo che il prezzo ha rimbalzato sulla media mobile 200. Attualmente l’ sta testando i massimi annuali e si avvicina a quota 45 – importante area di resistenza – che manca dall’estate 2018.
L’interesse verso gli emergenti
Secondo gli analisti, ci sono diversi “motori” che potrebbero trainare gli investimenti nei mercati emergenti: in cima ci sono la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti e le previsioni di crescita della Cina.
Un ruolo chiave lo avranno anche le politiche accomodanti delle banche centrali, che dovrebbero dare sostegno alla crescita di questi paesi.
Ritmo di crescita
Secondo le proiezioni del FMI, se le economie avanzate cresceranno al ritmo dell’1,7% nel 2019 e nel 2020, nei mercati emergenti questo ritmo arriverà al 3,9% nel 2019 e al 4,6% nel 2020. Il rapido tasso di crescita e l’industrializzazione, hanno fatto guadagnare la fiducia degli investitori verso gli emergenti.