Aumenta l’incertezza, e di conseguenza la prudenza, sulle borse del Vecchio Continente. L’attesissimo dato sull’inflazione USA è interlocutorio. I prezzi scendono, ma meno del previsto, e comunque non abbastanza per spingere la Fed a frenare il ritmo di rialzo dei tassi.
A sostenere le piazze di Eurolandia è la crescita della zona Euro nel quarto trimestre del 2022, e dati confortanti anche nel mercato del lavoro.
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,22%, con l’indice a quota 27.498 punti.
Le migliori a Piazza Affari sono le aziende petrolifere Tenaris +2,11% e Saipem, +1,80%.
Bene anche Unicredit, che avanza dell’1,32%.
In rialzo Pirelli, evidenziando un incremento dell’1,14%.
Telecom chiude a +0,48%, nel giorno del cda sui conti e in attesa di novità sulla rete. Le prese di profitto pesano invece su Ive
I ribassi colpiscono Iveco, -2,37%, vittima delle prese di profitto.
Discesa modesta per Amplifon, che cede un piccolo -1,05%.
Ferrari perde lo 0,16%, dopo il via libera definitivo del parlamento europeo all’accordo sullo stop ai veicoli inquinanti, non potranno essere più venduti dal 2035.
Prevale la cautela sugli altri listini d’Europa. Parigi +0,07%, il FTSE100 di Londra +0,04%, il di Francoforte segna -0,1%, Amsterdam +0,04% mentre e Madrid avanza dello 0,61%.
Chiusura contrastata a Wall Street. Lo segna -0,03%, il -0,46% mentre il +0,57%.
