Home
Dollaro USA USD

Doccia fredda dagli USA: l’inflazione non arretra. Dollar Index in crescita

Scritto da -

L’indice dei prezzi core PCE degli Stati Uniti è aumentato del 4,7% annuo, si tratta dell’indicatore preferito dalla Federal Reserve per misurare l’inflazione

Dopo che i verbali dell’ultima riunione del FOMC avevano mostrato timori al rialzo per le prospettive di inflazione, arriva una forte scossa sui mercati dagli Stati Uniti. L’indice dei prezzi core PCE degli Stati Uniti è aumentato del 4,7% annuo, superiore al 4,6% di dicembre e ha superato le aspettative del mercato del 4,3%.
Perché è così importante questo dato? Perché si tratta dell’indicatore preferito dalla Federal Reserve per misurare l’inflazione.

Questo dà più forza alla convinzione dei responsabili politici della Fed, secondo i quali i tassi di interesse dovranno restare alti più a lungo per domare la crescita insostenibile dei prezzi.

Nel frattempo i prezzi PCE core negli Stati Uniti, che escludono cibo ed energia, sono aumentati dello 0,6% mese su mese a gennaio, segnando il massimo da agosto e accelerando rispetto al +0,4% del mese precedente che era anche il valore previsto dai mercati.

Dopo questi dati macro il è salito sopra 105, il massimo in sette settimane. Durante la settimana, il DXY è salito dell’1% segnando il quarto guadagno settimanale consecutivo.

Il cambio si è deprezzato verso 1,05, oscillando intorno al suo livello più debole dal 5 gennaio.
Il dollaro ha anche beneficiato della domanda di beni rifugio derivante dalle crescenti tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina a causa della guerra in Ucraina.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA