Jerome Powell gela i mercati. Intervenendo al Senato americano, il presidente della FED annuncia infatti che il picco dei tassi d’interesse “sarà probabilmente più alto di quanto previsto”.
E’ una sorta di conferma a quanto già si ipotizzava negli ultimi giorni, visto che i dati avevano evidenziato un quadro macroeconomico risultato migliore di ogni previsione, unitamente a un’inflazione ancora molto alta.
La Fed è pronta quindi ad accelerare la velocità dei rialzi dei tassi se necessario in base ai dati economici. Adesso gli swap sul mercato indicano un aumento dei tassi di interesse dello 0,50% alla prossima riunione del 21 e 22 marzo.
Le parole da ‘falco’ del presidente Powell hanno spinto il biglietto verde sul mercato valutario. Il è aumentato a un massimo di due mesi a 105,6, mentre il cambio è sceso a 1,055, perdendo oltre un punto percentuale.
Nel frattempo, il rendimento dei Treasuries a 2 anni ha superato il 5%, un livello che non si vedeva dal 2007.