Mentre la FED si appresta ad accelerare di nuovo sul fronte dei tassi di interesse, la BoC sospende gli aumenti come previsto.
La Bank of Canada ha infatti mantenuto invariato il costo del denaro al 4,5% nella riunione di marzo, e ha dichiarato che lascerà il tasso a questo livello, se le condizioni economiche si svilupperanno come da aspettative.
La divergenza tra l’approccio dela BoC e della FED ha spinto al ribasso il dollaro canadese. Il cambio è risalito anche oltre 1,38 per la prima volta da novembre.
La decisione della BoC ha fatto seguito a un aumento del tasso di interesse di 25 punti base a gennaio e ha segnato il primo arresto nella campagna di inasprimento, poiché la BoC ha deciso di spostare la sua priorità e sostenere la crescita.
La crescita del PIL canadese si è arrestata nel quarto trimestre del 2022, inferiore alle proiezioni della banca centrale.
Nel frattempo, l’inflazione rallenta (5,9% a gennaio) grazie alla frenata dei prezzi dell’energia, rafforzando le argomentazioni a favore di una pausa nel ciclo di inasprimento.
La corsa dei prezzi aveva toccato il picco dell’8,1% a giugno, e la banca continua a prevedere che l’inflazione scenderà al 3% a metà anno.
Intanto il rendimento del titolo di Stato canadese a 10 anni è sceso sotto il 3,25% a marzo, il minimo da quasi un mese.