Lunedì nero per le borse europee, che bruciano 291 miliardi dopo i timori innescati dal fallimento della californiana Silicon Valley Bank. Il timore di contagio viene escluso, ma il panico ormai è innescato e questo provoca un crollo dei listini.
Intanto le cosneguenze del crac potrebbero coinvolgere anche la FED, che probabilmente rallenterà il ritmo delle strette per evitare conseguenze sul settore finanziario.
Il Ftse Mib è il listino più colpito, vista la forte presenza delle banche. La giornata termina con -4,03% a 26.183 punti, mandando in fumo oltre 24 miliardi.
A Piazza Affari la migliroe del giorno è Italgas, +1,05%. Bene anche Snam, che cresce di un modesto +0,57%.
Passo avanti per Terna, +0,61%.
Bilancio pessimo per le banche. BPER ha chiuso a -9,51%, in ribasso del 9,01%, Banco BPM scende dell’8,09%, Banca Mediolanum, in calo del 7,76%, Finecobank -6,32%, -6,1%.
Nel settore oil continua la svendita di Saipem -7,29%.
Bilancio nerissimo per tutti i listini europei. Il di Francoforte lascia sul terreno il 3,04%, Parigi il 2,9%, il di Londra il 2,58%, Madrid il 3,55%.
Wall Street invece parte male, ma poi chiude contratsata dopo che il governo americano scende in campo e annuncia un piano per evitare una nuova Lehman Brothers. Lo segna -0,15%, il +0,00% mentre il +0,45%.