Sembrava che la paura di un effetto contagio fosse passata, e invece è tornata con forza. Il crollo della Silicon Valley Bank fa di nuovo emergere delle preoccupazioni riguardo alla stabilità finanziaria globale, dopo lo scivolone di Credit Suisse (-21%) a causa della presa di posizione del principale azionista Saudi National Bank. Quest’utlima ha escluso la possibilità di fornire supporto in caso ulteriori richieste di liquidità.
Anche se da più fronti arrivano rassicurazioni sull’impatto contenuto della vicenda SVB, i mercati sono molto agitati e questo fornisce un asssit al dollaro, che balza verso l’alto in modo vigoroso.
Il è schizzato a 105, tra la crescente avversione al rischio e la fuga verso i safe haven.
La maggiore attività di acquisto è stata segnalata nei confronti dell’euro ( a 1,054), del franco svizzero ( a 0,92).
Mentre gli investitori stanno rivalutando le prospettive della politica monetaria della Federal Reserve, alla luce delle recenti turbolenze nel settore bancario statunitense, c’è attesa di sapere cosa farà domani la BCE, con i responsabili politici che dovrebbero aumentare i tassi di interesse di almeno 25 punti base.
Anche la Eurotower potrebbe diventare più accomodante a causa dei continui rischi per la stabilità finanziaria.