Le parole del governatore della Banca d’Inghilterra e le rassicurazioni dell’istituto centrale sulla solidità bancaria britannica, hanno spinto la sterlina sui massimi di circa due mesi rispetto al dollaro.
Il governatore Andrew Bailey ha dichiarato che sarà necessaria un’ulteriore stretta, qualora i segni di una pressione inflazionistica persistente diventassero evidenti. Ha ammesso che ci sono ‘grandi tensioni‘ nel settore bancario globale, ma ha precisato che le banche in Gran Bretagna sono resilienti e in grado di sostenere l’economia.
La BoE ha precisato inoltre che la Gran Bretagna non è esposta allo stress per il crollo di Silicon Valley Bank e Credit Suisse.
Così, mentre l’indice del dollaro continua a scendere, la sterlina ne approfitta per portarsi sui massimi di circa due mesi (GBPUSD a 1,234). La valuta britannica è reduce da due guadagni settimanali contro il biglietto verde.
La scorsa settimana, la banca centrale britannica ha alzato il tasso di riferimento per l’undicesima volta consecutiva, portandolo al 4,25%. Dati recenti hanno mostrato che l’inflazione britannica ha accelerato inaspettatamente al 10,4% a febbraio, ben al di sopra dell’obiettivo della banca del 2%.
