Sia pure con uno slancio minore, l’euro comunque rimane tonico e viaggia in prossimità dei massimi di due mesi toccati in settimana.
La valuta unica è trainata dalle aspettative che la BCE continuerà ad aumentare i tassi di interesse nei prossimi mesi per combattere l’inflazione (l’indice core ha accelerato fino a un nuovo massimo storico del 5,7%).
Questo ha permesso all’euro di guadagnare l’1,6% il mese scorso.
In questi giorni lo slancio è stato frenato da diversi fattori. Anzitutto il clima pre-festivo che ha intiepidito i mercati, anche perché il dato più importante della settimana (Non Farm Payrolls) verrà reso noto solo venerdì.
Da oltreoceano intanto gli ultimi dati macro hanno indicato un quadro misto, con la crescita dell’occupazione privata e le aperture di lavoro al di sotto delle previsioni, mentre il livello delle richieste di disoccupazione è diminuito drasticamente.
Il cambio EURUSD resta su quota 1,09, anche perché i dati di questa settimana hanno mostrato una forte ripresa per l’industria tedesca, con ordini di fabbrica e attività in forte aumento a febbraio. Inoltre il membro del Consiglio direttivo della BCE, Robert Holzmann, ha affermato che un altro aumento di 50 punti base è “ancora in programma”.
