Nessun cambiamento sui tassi di interesse da parte della Bank of Canada. L’istituto centrale nordamericano ha infatti lasciato i tassi di interesse al 4,5% nel meeting di aprile, come aveva precedentemente annunciato.
La Banca Centrale aveva lasciato il costo del denaro invariato anche a marzo, ritenendolo ad un livello adeguato per far convergere l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Inoltre la frenata della crescita economica continua a suggerire un approccio più accomodante.
Il calo dei prezzi energetici ha consentito all’inflazione di scendere al 5,2%, dopo che aveva toccato il livello massimo di 39 anni a giugno scorso a quota 8,1%. Secondo le previsioni dell’Istituto centrale, l’inflazione dovrebbe rallentare al 3% entro metà anno, per poi continuare a scendere verso il target entro la fine del 2024.
La Banca Centrale si aspetta una crescita economica pari a 1,4% quest’anno e dell’1,3% il prossimo anno, prima di salire al 2,5% nel 2025.
Dopo il meeting della Bank of Canada, il dollaro canadese ha continuato a rafforzarsi rispetto all’omologo americano. Il cambio USDCAD è sceso infatti verso 1,34, allontanandosi così ulteriormente dal massimo plurimensile toccato il mese scorso a quota 1,39.
A sostenere la valuta canadese c’è anche l’aumento del prezzo del petrolio, risorsa economica di primaria importanza per l’economia canadese, dopo il taglio della produzione deciso a sorpresa dall’Opec+.
Inoltre il dollaro canadese è favorito anche dalla frenata del dollaro americano, dopo i dati sull’inflazione che sono stati più bassi delle previsioni allentando così la pressione sulla Federal Reserve.