Dopo una corsa convincente e robusta, il cryptosettore sta facendo diversi passi indietro negli ultimi giorni. Da venerdì scorso, la maggior parte della Top10 del settore ha subito cali vicini alla doppia cifra.
Il , ad esempio, dopo aver sfondato il muro dei 30mila (ed essere salito oltre i 31mila) pareva aver preso un bello slancio.
Invece, il -9% dell’ultima settimana ha riportato la regina della crypto a quota 28mila, scivolando anche in una zona di ipervenduto tecnica.
Ad innescare la frenata sono diversi fattori. Anzitutto un rimbalzo fisiologico dopo il rally dell’ultimo periodo. Molti investitori hanno preferito prendere profitto, anche perché attorno alle prossime mosse delle banche centrali rimane un alone di incertezza. E’ presumibile però che FED, BCE e Bank of England effettuino altri rialzi dei tassi, cosa che incide negativamente sulle asset class più rischiose.
Anche il giro di vite della SEC statunitense sulle società di criptovalute e l’approvazione da parte del Parlamento Europeo del Markets in Crypto Assets (MiCA), la legge UE sulle criptovalute, sono fattori di pressione.
Anche , la seconda criptovaluta di maggior valore, è scesa di quasi il 10% nell’ultima settimana finendo per rompere il supporto di 1.950 dollari. Ricordiamo che questa crypto ha vissuto l’aggiornamento con Shapella la scorsa settimana, considerato una svolta per la blockchain di .
Altre popolari altcoin, tra cui Cardano e Ripple, hanno subito diverse perdite pesanti in questi giorni.
L’unica a salvarsi dal crollo è Binance Coin, rimasta saldamente oltre i 300 dollari.
