Continua la marcia a yo-yo del dollaro, che un po’ retrocede e un poco avanza. Questo martedì il biglietto verde si è nuovamente rafforzato contro un paniere di valute principali martedì, spingendo il DXY verso quota 102.
A innescare questo scatto sono le rinnovate preoccupazioni per le ripercussioni della recente turbolenza del settore bancario, visti i deludenti guadagni di First Republic Bank e UBS. Timori che hanno spinto una maggiore domanda di rifugi sicuri.
Tuttavia, l’attenzione degli investitori è ormai orientata alla prossima settimana, quando la Federal Reserve effettuerà probabilmente un altro rialzo dei tassi di 25 punti base, visti i segnali di un’inflazione persistente che suggeriscono di mandare ancora avanti il ciclo di inasprimento.
La marcia di avvicinamento a quel meeting sarà scandita dai dati sul PIL del primo trimestre e quello sulla fiducia dei consumatori di aprile, che daranno altre indicazioni sullo stato dell’economia a stelle e strisce.
I mercati stanno ora scontando il picco dei tassi di interesse statunitensi a giugno, e poi un calo per concludere l’anno sotto il 4,5%.
La forza di questo dollaro è stata rispetto a tutte le altre valute, con guadagni più pronunciati contro valute sensibili al rischio come il dollaro australiano.