Gli ultimi dati macro riaccendono le preoccupazioni riguardo alla solidità della ripresa cinese, finendo per zavorrare lo yuan e innescare un clima di prudenza attraverso tutti i mercati.
Le importazioni della Cina si sono fortemente contratte ad aprile (al 7,9% su base annua, le aspettative del mercato erano per una lettura piatta), mentre le esportazioni sono cresciute a un ritmo più lento (8,5% rispetto alle attese dell’8%, ma inferiore all’aumento del 14,8% a marzo) a causa del calo della domanda interna e dell’indebolimento della crescita globale.
I recenti dati hanno anche mostrato che l’attività manifatturiera si è inaspettatamente ridotta ad aprile.
Tutti questi report alimentano i timori che la ripresa economica cinese poggia su un terreno instabile, mettendo sotto pressione lo Yuan.
Il cambio USDCNH è rimasto in prossimità di 6,93 per dollaro, in attesa di conoscere i dati sull’inflazione cinese che sono in calendario giovedì, per ulteriori indizi sullo stato della seconda economia più grande del mondo.
Al tempo stesso, i mercati guarderanno al rapporto sull’inflazione degli Stati Uniti, che potrebbe influenzare la prossima decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve.