Le preoccupazioni per il tetto del debito degli Stati Uniti e lo stress bancario regionale spingono gli investitori a cercare sicurezza nella valuta americana, e così il dollaro si issa su livelli che non si vedevano da alcune settimane.
A dare la spinta al biglietto verde è anche la prospettiva che la Federal Reserve potrebbe mantenere tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo, a seguito dei commenti del governatore della Fed Michelle Bowman secondo cui potrebbe essere necessario aumentare ulteriormente i tassi se l’inflazione persiste.
Gli ultimi dati economici hanno anche mostrato che il sentimento dei consumatori statunitensi è sceso inaspettatamente al minimo di sei mesi a maggio.
Il Dollar Index è così salito sopra 102,5, macinando un guadagno settimanale di oltre l’1%, il più grande da febbraio.
Il cambio EurUsd ha continuato a perdere quota, scivolando verso 1,085, come non succedeva dalla fine di marzo, allontanandosi dal massimo di oltre un anno toccato di recente a 1,10.