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ORO e PALLADIO, la festa è finita? Quotazioni in discesa verticale

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Il metallo giallo è sceso verso quota 1530. impressionante la caduta del palladio dopo il picco di 2700 dollari raggiunto a febbraio

Le ripercussioni da Covid-19 sui mercati si manifestano anche con situazioni che sono abbastanza anomale.
Si prenda l’oro ad esempio. Solitamente quando vediamo gli azionari in forte calo, si assiste alla corsa del gold metal, il bene rifugio per eccellenza. E invece è successo sia giovedì (giorno nerissimo per le Borse) che venerdì (giorno di recupero) che il prezzo del metallo giallo si è mosso in discesa.

Probabilmente la volatilità del mercato azionario sta costringendo i principali attori a raccogliere liquidità per soddisfare le richieste di margine. Questo li induce a vendere oro per coprire le chiamate.
Hanno inciso anche i rendimenti del Tesoro più elevati, nonché la ripresa vigorosa del dollaro USD.

Oro al test della media mobile 200

Il metallo giallo, che lo scorso 24 febbraio aveva raggiunto il picco degli ultimi sette anni a 1.689 dollari per oncia, negli ultimi due giorni è prima scivolato sotto i 1600 dollari per oncia, poi ha proseguito fino ai 1530, ovvero sui minimi del 2020.
Soltanto il rimbalzo sulla media mobile 200 periodi – come vediamo sulla webtrader – ha fermato la discesa del prezzo.

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Peraltro la marcia indietro dei prezzi delloro si è verificata quasi per tutta la settimana, e neppure le aspettative per un altro rialzo dei tassi da parte della FED sono bastate per dare una scossa.
Il metallo prezioso chiude così la peggior settimana da 8 anni.
Eppure, a guardare i fondamentali sembrano tutti convergere a favore del gol metal.

Il crollo del Palladio, fine corsa?

La settimana delle commodities però evidenzia un altro grosso capitombolo, quello del PALLADIO. Il metallo dell’autocatalizzatore è stato il grande protagonista degli ultimi mesi, poiché la domanda aumenta a causa della necessità di utilizzare più palladio nei convertitori catalitici che riducono le emissioni, mentre l’offerta non riesce a tenere il passo.
Questo aveva innescato un rally che aveva portato il prezzo fino a 2750$ alla fine di febbraio. Il metallo industriale però sembra essersi sgonfiato all’improvviso. Il prezzo è infatti sprofondato fino a perdere il 30% in questa settimana, scendendo sotto quota 1500 dollari.

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