Per contrastare i segnali che la ripresa post-pandemia sta vacillando, la People’s Bank of China (PBoC) ha tagliato di 10 punti base il suo tasso di prestito di riferimento (LPR) per le imprese e le famiglie.
La banca centrale cinese ha portato l’LPR a un anno al 3,55% (dal 3,65%) e l’LPR a cinque anni al 4,2% (dal 4,3%).
Si tratta del primo taglio dei tassi dall’agosto 2022. Il Loan Prime Rate è uno dei principali tassi di interesse della PBoC, e viene utilizzato dalle banche come linea guida per i loro tassi di prestito.
La scorsa settimana la PBOC aveva ridotto per la prima volta in dieci mesi anche altri tassi sui prestiti a breve termine.
Il governo cinese si è recentemente impegnato a implementare misure politiche per stimolare la crescita economica man mano che la ripresa economica perde slancio. Diverse grandi banche hanno abbassato le loro previsioni di crescita del PIL per il 2023 per il paese, dopo che gli ultimi dati hanno mostrato che la sua produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno mancato le previsioni a maggio.
Dopo la decisione della PBoC, lo yuan ha perso ancora quota rispetto al dollaro. Il cambio USDCNY è salito oltre 7,17, sui massimi di quasi sette mesi.
Secondo i mercati, la PBOC avrà bisogno di introdurre ulteriori stimoli per contrastare una lenta ripresa economica, compreso un possibile taglio del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato cinesi a 10 anni si è mantenuto intorno al 2,71%, vicino ai minimi di dieci mesi.
