Nuova stretta da parte della banca centrale svedese, la Riksbank. L’istituto scandinavo ha aumentato per la settima volta consecutiva il costo del denaro, spingendolo di altri 25 punti base al 3,75%, nuovo massimo della crisi finanziaria globale del 2008.
Si tratta di una decisione in linea con le aspettative, visto che i policy makers svedesi continuano a sottolineare che l’inflazione sta diminuendo, ma è ancora troppo alta e per questo motivo la politica monetaria deve essere ulteriormente inasprita.
La Riksbank prevede almeno un altro aumento quest’anno, con il tasso di riferimento che dovrebbe giungere verso i 3,75% nel terzo trimestre del 2023, superiore al 3,6% della previsione precedente. Anche le proiezioni per il futuro sono state ritoccate: 4,05% nel secondo trimestre 2024 (rispetto al 3,65%); 4,05% nel secondo trimestre 2025 (rispetto al 3,65%); e 3,75% nel secondo trimestre 2026 (rispetto al 3,35%).
Riguardo alla inflazione, la banca centrale svedese lascia invariata quella del 2023 all’8,9%, ma alza quella per il 2024 (4,3% vs 4%). L’economia è vista contrarsi leggermente meno quest’anno (-0,5% contro -0,7%) ma è prevista una fase di stallo il prossimo anno.
La mossa della Riksbank non è bastata a tenere in alto la Corona svedese, che perde quota rispetto al dollaro ( a 10,8) e torna ad avvicinarsi ai massimi di novembre che erano stati raggiunti all’inizio del mese.
La banca centrale ha ampliato le vendite di titoli di stato a 5 miliardi di corone, proprio con l’obiettivo di contribuire a una corona più forte.
