La corsa dei salari britannici ha messo ulteriore pressione alla Bank of England, soffiando il vento nelle vele della sterlina britannica, che si affaccia sui massimi di 15 mesi rispetto al dollaro americano.
Il cambio si affaccia oltre quota 1,29, sui livelli massimi dall’aprile del 2022.
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I salari britannici, esclusi i bonus, sono saliti del 7,3% nell’ultimo trimestre, realizzando il più grande aumento dallo scoppio della pandemia di COVID-19. Il dato ha superato le previsioni del 7,1%. Anche la crescita salariale totale è accelerata fino al massimo storico del 6,9%, se si esclude il periodo della pandemia di COVID-19.
Nel frattempo, il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4% e l’aumento dell’occupazione è stato inferiore alle previsioni.
I dati sul lavoro mettono pressione sulla Banca d’Inghilterra affinché continui ad aumentare i tassi di interesse. Il governatore Andrew Bailey ha dichiarato lunedì che i responsabili politici devono ‘portare a termine il lavoro‘ per ridurre il tasso di inflazione, suggerendo la continuità dell’aggressiva campagna di inasprimento della banca centrale.
Questo spiega perché il cambio è salito di nuovo oltre 1,29, come non succedeva dalla primavera del 2022.
La EMA50 ha fornito supporto per l’ultimo impulso rialzista, superando il precedente massimo di metà giugno.
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E’ interessante osservare come si stia formando un Wolfe Wave pattern di inversione, anche se bisognerà verificare un eventuale calo nei prossimi giorni per vedere se si si completa. Se così fosse, il target sarebbe ben al di sotto della soglia di 1,25.
Intanto il rendimento dei gilt britannici a 10 anni è rimasto oltre 4,6%, attestandosi intorno al livello più alto dal luglio 2008.