Come si aspettavano i mercati, la Bank of Canada ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro. Nel meeting di settembre la BoC ha mantenuto al 5% il tasso di interesse, segnando un’altra pausa nel ciclo di inasprimento.
L’istituto centrale ha chiarito che le prossime mosse saranno guidate dai dati macro che arriveranno.
A spingere la BoC verso una pausa del ciclo di inasprimento è l’andamento debole dell’economia, che ha subito una contrazione inaspettata del PIL dello 0,2% annualizzato nel secondo trimestre (ben al di sotto delle aspettative di un’espansione dell’1,2%). Inoltre, i dati PMI hanno indicato che l’attività industriale nel paese ha registrato il calo più netto degli ultimi tre anni.
Per questo il Consiglio direttivo ha deciso di prendersi altro tempo per valutare ulteriormente l’impatto che gli attuali oneri finanziari hanno sull’inflazione e sulla domanda aggregata.
La decisione della banca centrale ha lasciato il dollaro canadese nel suo momento di fiacchezza, come del resto sta accadendo per tutte le valute principali.
Il cross USDCAD è salito verso 1,365, segnando il livello più alto dalla fine di marzo.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il posizionamento al di sopra sia della EMA50 che della EMA200 fa capire chiaramente che il trend rialzista è solido, ma attualmente la coppia sta testando una zona di resistenza che potrebbe ostacolare ulteriori rialzi.
Dobbiamo aggiungere che l’indicatore RSI fa intravedere una divergenza rispetto ai prezzi, che potrebbe preannunciare un esaurimento del trend in corso. Per questo bisognerà monitorare con attenzione l’andamento dell’USDCAD nei prossimi giorni.